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Conferenza dei Presidenti delle Società e dei Distretti



Conferenza dei Presidenti delle Società e dei Distretti – 20.07.2020-S. Antonino,

di Patrick Dal Mas


Lunedì 20 luglio si è tenuta a S. Antonino, presso l’Hotel La Perla, una Conferenza straordinaria dei Presidenti delle Società e dei distretti, convocata e organizzata dal Comitato FCTI, dopo il “lockdown” a causa dell’emergenza sanitaria, al fine di informare e orientare la propria base sull’attività svolta nel corso di questi ultimi mesi. Gradito ospite della serata il Capo Ufficio Giorgio Leoni, il quale alla fine del mese di luglio lascerà la propria professione per beneficiare del meritato pensionamento.


Il Presidente Regazzi ha sottolineato la difficoltà del periodo trascorso (e che stiamo tutt’ora vivendo) legato all’emergenza sanitaria COVID-19. Anche le normali attività della FCTI hanno subito un arresto, con l’annullamento della tradizionale Assemblea Delegati 2020, del Tiro Cantonale e della PPPT (prorogata eccezionalmente di un anno in accordo con l’UCP), di tutti gli interventi habitat previsti nell’anno in corso, il posticipo di un anno degli esami per gli aspiranti cacciatori, nonché dell’entrata in vigore del nuovo Decreto Bandite, ecc.. Per questo motivo, il Comitato FCTI ha deciso di convocare una Conferenza straordinaria dei Presidenti al fine di riprendere, dopo questa pausa forzata, il filo del discorso e di informare i Presidenti (e di conseguenza la base dei cacciatori ticinesi) sullo stato e l’evoluzione delle varie attività federative. Il Presidente ricorda il momento difficile che l’attività venatoria in generale sta passando, in Ticino come in Svizzera. Nella nostra realtà cantonale, infatti, è tuttora in sospeso la questione della pernice bianca. A livello svizzero, invece, è pendente il referendum contro la Nuova Legge federale sulla Caccia, tema che verrà approfondito nel corso della stessa serata. Altro tema scottante su cui il Comitato (Area Tiro e Area Formazione in particolare) ha alacremente lavorato negli ultimi mesi, dopo i tristi incidenti occorsi durante l’ultima stagione venatoria, è quello della sicurezza. Si è voluto dare, in collaborazione con l’UCP, un contributo concreto su questo delicato tema, con la creazione di un manuale (attualmente in fase di stampa) contenete i principi basilari sulla sicurezza da rispettare in ambito venatorio. Il documento in questione, in formato tascabile, verrà distribuito ai cacciatori assieme alla patente di caccia, nonché agli aspiranti cacciatori, durante una specifica formazione dedicata al tema.

È quindi seguita una presentazione da parte dei membri di comitato dell’Area della Gestione Venatoria Marco Viglezio (per la caccia alta) e Enzo Barenco (per la caccia bassa) per illustrare le novità contenute nel Regolamento Venatorio 2020, il quale, a causa della situazione sanitaria, non ha potuto, per la sua definizione, seguire l’iter previsto dagli statuti federativi. Il Comitato centrale ha dunque interagito con l’UCP per definire un regolamento che ricalcasse in grandi linee quello dell’anno precedente. Vi sono comunque alcune novità di rilievo:

  • abolita per il cinghiale la tassa di fr. 2/kg per le femmine catturate con un peso superiore ai 55 kg.

  • per il camoscio è stato aggiunto un piano d’abbattimento per la regione del Gambarogno-Lema, in quanto si tratta di una popolazione monitorata dall’UCP e isolata rispetto alle altre.

  • per il capriolo è stato introdotto per la prima volta un contingente. Questo ha permesso di togliere il vincolo della concorrenza tra maschio di camoscio e maschio di capriolo.

  • per la questione della sicurezza è stata abolita la regola dei 200 metri di distanza dagli abitati, per ritornare ai 50 metri in vigore già in precedenza. Sotto i 400 m s/m sono però stati introdotti, per la caccia alta, delle fasce orarie in cui si può cacciare.

Il Presidente riprende poi l’importante tematica della votazione federale sulla Nuova Legge federale sulla Caccia. Circa un anno fa il Parlamento federale aveva approvato la revisione della LFC, in quanto la versione precedente aveva ormai quasi 40 anni. Le associazioni ambientaliste avevano quindi subito lanciato una raccolta firme per un referendum contro questa nuova legge, che è riuscita. Il popolo è dunque chiamato ad esprimersi in merito il prossimo 27 settembre. Si tratta di una sfida fondamentale per il futuro della caccia. Se dovesse passare il NO dei referendisti si aprirebbe uno scenario molto preoccupante visto l’importante fronte rosso-verde del nuovo assetto parlamentare. La FCTI, a favore della campagna di propaganda per il SÌ, coordinata da CacciaSvizzera, ha già raccolto presso i distretti, le società e i cacciatori ticinesi ca. fr. 55'000.-, con un contributo personale federativo di fr. 10'000.- . Saranno però i cacciatori, nelle prossime settimane, a doversi mobilitare per convincere più persone possibili a votare a favore della revisione della LFC!


Il responsabile delle Finanze della FCTI presenta poi l’esercizio contabile federativo 2019, visto che non è stato possibile farlo come di consueto durante l’Assemblea Delegati (annullata per COVID-19). Per il 2019 si registra una perdita di fr. 9'007.-, soprattutto a causa della inesorabile erosione di soci paganti, dei costi della presenza della FCTI come ospite d’onore alla fiera della Caccia e Biodiversità di Martigny e delle spese legali impreviste legate al ricorso al TF per la questione della pernice bianca. L’esercizio contabile è stato controllato dai revisori e risulta esatto. Il relativo scarico verrà effettuato all’Assemblea Delegati 2021. Per l’anno in corso è previsto un utile di ca. fr. 1'200.- . Complessivamente le finanze della FCTI sono sane.


Negli eventuali vengono date 3 informazioni:

  • la Generali Assicurazioni, dopo che la FCTI e l’UCP l’hanno sollecitata, ha confermato che verranno accettati, presso le cancellerie comunali, anche i giustificativi di pagamento e-banking della RC cacciatori.

  • prossimamente la FCTI organizzerà, presso lo stand di tiro del Ceneri (v. sito FCTI), dei tiri di regolazione dell’arma e della PPPT, per chi non l’avesse ancora sostenuta. Per gli interessati è necessario scaricare dal sito federativo le misure di protezione e l’autocertificazione. Come già annunciato, è stata prorogata di un anno l’esecuzione della PPPT (fino al 31.08.2021). Per la stagione venatoria 2022-23, dunque, bisogna che tutti i cacciatori ripetano la PPPT.


Da ultimo, il Capo Ufficio dell’UCP uscente, Giorgio Leoni, viene omaggiato dalla platea con un lungo applauso e con un bel cristallo della Val Bedretto.







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