Lunedì due febbraio si è tenuta a Castel San Pietro l'Assemblea annuale dei presidenti delle Società e dei distretti FCTI, ottimamente organizzata dalla locale Società Cacciatori del Mendrisiotto, alla quale va un sentito grazie, anche per il ricco aperitivo-spuntino offerto. Quali ospiti erano presenti il Consigliere di Stato Claudio Zali e il Direttore della Divisione Ambiente Moreno Celio, l'ing. Patrick Luraschi, presidente del Gruppo Ungulati e del Gruppo Bandite, Giorgio Leoni, Fabio Croci e Tiziano Putelli dell'UCP. In entrata, i saluti del presidente della Società organizzatrice Diego Allio, che si è felicitato con il presidente del distretto Enzo Barenco per la sua entrata nel comitato centrale FCTI, e del municipale Paolo Prada, che ha lodato la caccia intesa come passione ma anche come servizio a favore dello Stato. Il Presidente Regazzi ha ricordato i motivi che hanno anticipato per la seconda volta la data di questa assise, che solitamente aveva luogo durante l’estate. Con questo cambiamento, i presidenti ricevono importanti informazioni che possono riferire alle assemblee societarie, in vista della formulazione di proposte per la nuova stagione. In modo molto pacato, Regazzi ha espresso le sue perplessità in merito al sistema di calcolo dei piani di abbattimento per i cervi, alla problematica dei danni e ai prelievi notturni primaverili, che per la FCTI non devono diventare la regola, ma mantenere il carattere di interventi puntuali su singoli capi viziosi, come d'altronde previsto dalla legge federale.
Egli ha pure nuovamente auspicato una migliore intesa con l’ufficio della Caccia, troppo spesso reticente alla collaborazione con la FCTI. È quindi seguita una presentazione da parte dei membri del comitato centrale Marco Viglezio, Edo De Bernardis e Roberto Cavanna per illustrare la stagione venatoria 2014, gli indirizzi gestionali per il 2015 e un'informativa sul progetto bandite in vista del nuovo decreto. Il risultato del Gruppo di Lavoro bandite è stato definito come un primo passo in avanti per una migliore gestione del cervo, alcuni punti in sospeso devono ancora essere risolti prima dell'avallo da parte della FCTI, che esprime il suo rammarico per il lavoro ancora incompiuto riguardo alle misure accompagnatorie all'apertura di determinate bandite e alle zone di quiete per la fauna selvatica, imprescindibili per una corretta gestione. Per vedere l'intera presentazione, pubblicata sul nostro sito federativo, clicca qui. In sintesi, gli indirizzi federativi prevedono un occhio di riguardo verso il camoscio, chiedono maggiori possibilità di prelievo per il cervo, un aumento della pressione sullo stambecco e il miglioramento delle modalità del controllo dei capi abbattuti. È seguita un'animata discussione, che ha toccato vari punti, dalle proposte per una caccia regolamentata regionalmente, alla richiesta di una maggior libertà nell’utilizzo degli autoveicoli, almeno per i cacciatori più anziani e per i portatori di handicap (un paraplegico è stato multato per uso del veicolo a motore!), alle critiche per la carente comunicazione delle varie fasi dei lavori sul progetto bandite. È pure stata sollevata la questione delle prove obbligatorie di tiro e Giorgio Leoni ha prospettato una soluzione entro il 2016. Al termine il Presidente Regazzi ha invitato i presenti a discutere gli indirizzi perseguiti dalla FCTI all'interno delle singole associazioni venatorie e a far pervenire eventuali osservazioni in tempo utile tramite i comitati distrettuali. Alle eventuali Il Consigliere Claudio Zali ha salutato i presenti ed ha assicurato che esistono le premesse per trovare delle soluzioni nell'interesse comune, rilevando che i cacciatori sono un alleato prezioso per lo Stato. Al termine dei lavori, il Presidente ha annunciato la serata organizzata dalla FCTI il prossimo 13 marzo, in occasione della quale verrà presentato il nuovo ricettario “Selvaggina in tavola” pubblicato a cura della FCTI.
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