L’incontro annuale dei presidenti sezionali e distrettuali con il comitato centrale della FCTI si è svolto ad Ambrì presso il Centro scolastico, perfettamente organizzato dal Comitato Distrettuale di Leventina, che ha pure deliziato i presenti con un ricco aperitivo-spuntino. L’assemblea è stata preceduta da due presentazioni sulla tutela e valorizzazione degli habitat, in particolare sulle linee guida per gli interventi delle società venatorie di Bernardino Rossi e del progetto “Campagna Meride” promosso dalla Società Cacciatori del Mendrisiotto, del presidente Diego Allio. Nel lodare questo progetto che costituisce un’importante operazione d’immagine nei confronti dell’opinione pubblica, il presidente Fabio Regazzi ha stimolato le società a promuovere iniziative dello stesso tipo. Gradita la presenza del direttore della Divisione dell’ambiente, dr. Moreno Celio, del capo dell’Ufficio caccia e pesca Giorgio Leoni e del capo dei guardacaccia Fabio Croci; scusata l’assenza del capo del Dipartimento del territorio, Marco Borradori. Diverse le trattande all’ordine del giorno, ma il piatto forte era costituito dal regolamento di applicazione 2012. L’assemblea si è svolta alla presenza dei rappresentanti di 32 società su 41.
Il presidente Regazzi ha premesso che il regolamento 2012 presenta novità interessanti e importanti, risultato di un lavoro di analisi, di approfondimento e di confronto fatto in seno al comitato centrale tenendo conto dei desideri della base per una caccia senza inutili vincoli, ma pure degli obiettivi per una corretta gestione degli ungulati. Un lavoro da cui sono scaturiti - con il coinvolgimento dei presidenti distrettuali - gli indirizzi accolti all’unanimità dall’assemblea dei delegati. Per il camoscio il Consiglio di Stato ha deciso di aderire alla proposta della FCTI puntualizzando che la normativa, introdotta per un anno di prova, verrà valutata sulla base di parametri che saranno stabiliti in seno al Gruppo di lavoro ungulati. A dipendenza dei risultati si deciderà se mantenerla, modificarla o reintrodurre la modalità di prelievo precedentemente in vigore. Il regolamento dovrà quindi superare "la prova del fuoco" e di questo i cacciatori devono essere ben coscienti. Da parte sua il dr. Celio ha ricordato l’obiettivo di un patrimonio animale il più equilibrato possibile ed ha osservato che il regolamento, scaturito da un confronto tra le parti molto franco, è frutto anche di compromessi; è consapevole che si tratta di tentativi, di scelte coraggiose che andavano fatte e che le soluzioni perfette non esistono. Il dr. Marco Viglezio ha poi commentato i vari cambiamenti rispetto al 2011, sostanzialmente riguardanti la caccia alta, e anticipato alcune novità per la caccia tardo autunnale al cervo. La sua relazione si è chiusa con un appello ai cacciatori che andranno a cacciare nelle zone del piano e nel parco delle Gole della Breggia affinché abbiano a rispettare rigorosamente le norme di sicurezza, nonché evitare di abbandonare le interiora delle prede in prossimità di sentieri o strade. A proposito della forte preoccupazione emersa dalla sala per l’apertura della caccia al cinghiale nel parco delle Gole della Breggia il dr. Leoni ha precisato che la misura è stata introdotta su pressione del comune di Morbio Inferiore, e ammessa sotto il profilo legale. Il dr. Leoni ha altresì giustificato il divieto dell’impiego sui cani da ferma di dispositivi di localizzazione GPS al disopra dei 1200 mlsm nell’ambito della limitazione della pressione sui tetraonidi. I presenti sono pure stati orientati sull’andamento degli esami di caccia nel 2012: promossi 51 dei 91 partecipanti agli esami, pari al 56% (2011: 62%). Le cifre sottostanti mostrano l'importanza per gli aspiranti cacciatori di seguire il corso preparatorio organizzato dalla FCTI: dei 155 candidati che l’hanno frequentato negli ultimi due anni, i promossi sono stati 99 (64%) - soltanto 4 invece tra gli altri 20 candidati (20%).
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