Nel suo comunicato stampa del 22 marzo 2017 il Consiglio di Stato comunica che le analisi genetiche hanno stabilito che le recenti predazioni sul bestiame minuto avvenute in valle Leventina e in valle Mesolcina (GR) sono da attribuire allo stesso esemplare di lupo. Trattasi del lupo maschio M75, identificato per la prima volta in valle Bregaglia (GR) in data 21 gennaio 2017. Secondo l’art. 9bis dell’Ordinanza federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici (OCP), i Cantoni rilasciano un’autorizzazione di abbattimento per singoli lupi, superata la soglia di 25 animali da reddito predati da un solo esemplare nell’arco di un mese. In base alla Strategia lupo svizzera emanata dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), le valli Leventina e Mesolcina sono considerate come zona di presenza del lupo e di conseguenza da parte degli allevatori vanno adottate delle adeguate misure di protezione delle greggi, conformemente alle direttive federali.
Nel caso concreto, al lupo M75 sono da attribuire le predazioni su bestiame minuto avvenute nel periodo tra fine gennaio e inizio febbraio 2017 in valle Bregaglia (GR), in località Sorsello e in località Capinengo (Comune di Faido), a Cavagnago e a Cama, in valle Mesolcina (GR). Inoltre la notte del 17-18 febbraio 2017 a Trun (GR), dove ha verosimilmente predato 7 pecore (non è ancora disponibile la prova genetica, ma le modalità di predazione sono compatibili con quelle del lupo M75). L’art. 9bis OCP prevede che i danni verificatisi sul territorio di due o più Cantoni devono essere valutati in modo coordinato dai Cantoni interessati. Sulla base dei rapporti allestiti dai servizi cantonali competenti, le misure di protezione adottate dagli allevatori e presenti in occasione delle predazioni avvenute il 21 gennaio a Stampa (GR), il 28-29 gennaio a Capinengo (Comune di Faido) e il 7-8 febbraio a Cama (GR) sono da considerarsi adeguate. Pertanto conteggiando anche solo questi tre specifici eventi, gli esemplari di bestiame minuto computabili ammontano a 32 capi. Considerato il superamento della soglia fissata dall’OCP e ritenuto che l’esemplare di lupo M75 è divenuto problematico, alfine di prevenire ulteriori importanti danni agli allevatori di bestiame minuto, il Consiglio di Stato – sentito l’UFAM e in accordo con il Cantone dei Grigioni – ha deciso di autorizzare l’abbattimento dell’esemplare di lupo M75. L’abbattimento potrà venire eseguito dai guardacaccia dell’Ufficio della caccia e della pesca all’interno di un perimetro comprendente i luoghi delle predazioni. L’autorizzazione ha una validità di 60 giorni.
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