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COMUNICATO STAMPA



La Federazione dei cacciatori ticinesi (FCTI) ricorre contro le modalità di chiusura della caccia alla pernice bianca


A seguito delle modalità con le quali il Direttore del Dipartimento del Territorio (DT) ha deciso di stralciare la pernice bianca dalle specie cacciabili incluse nel Regolamento sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici valido per il 2019, la FCTI ha convocato una riunione consultiva dei presidenti di tutte le società venatorie e dei distretti.


Nel corso della riunione tenutasi il 26 agosto 2019 sono state analizzate le tappe che hanno portato alla decisione di chiusura imposta dal DT; decisione che la FCTI stigmatizza poiché adottata in violazione della procedura di consultazione dalla quale è stata immotivatamente esclusa. Ma non solo: tale decisione è stata addirittura presa malgrado il parere contrario dell’Ufficio della caccia e della pesca (UCP), che per altro non è nemmeno stato informato, e senza addurre preventive motivazioni che potessero giustificare l’urgenza del provvedimento.


La FCTI ha scritto più volte al Direttore DT chiedendo un incontro o quantomeno delle spiegazioni, richieste alle quali non c’è stato alcun riscontro. Pur ribadendo la piena disponibilità ad una discussione su basi condivise e nel rispetto delle procedure di consultazione, le modalità con le quali la decisione è stata imposta hanno portato i rappresentanti del mondo venatorio a chiedere l’adozione di misure immediate a garanzia che ogni proposta di modifica nella gestione venatoria della pernice bianca, e non solo, venga discussa nel rispetto dei diritti accordati dalla legge alle associazioni di categoria, considerando e riconoscendo la FCTI quale partner a pieno titolo (art. 37 LCC).


All’unanimità dei presenti la conferenza dei presidenti ha conferito mandato alla FCTI di presentare un ricorso di diritto pubblico al Tribunale federale con richiesta di effetto sospensivo chiedente l’annullamento della decisione di chiusura della pernice bianca per il 2019 e di conseguenza il ripristino di un sistema di caccia analogo a quello della stagione precedente, come auspicato dalla FCTI e proposto dall’UCP.


Malgrado la decisione di inoltrare ricorso la FCTI non intende in alcun modo sottrarsi ad un confronto, anche immediato, in merito alla gestione di questa ed altre specie cacciabili. La FCTI ritiene tuttavia indispensabile che questo avvenga con il coinvolgimento e la considerazione dei rappresentanti delle associazioni venatorie.


Per il Comitato FCTI

Avv. Fabio Regazzi

Presidente


Persona di contatto: Avv. Fabio Regazzi, Presidente FCTI (079/253 12 74)

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