La Federazione dei cacciatori ticinesi (FCTI) prende posizione sulle notizie di colpi d’arma da fuoco presumibilmente esplosi in direzione di abitazioni durante una battuta di caccia
La FCTI ha preso atto dalla stampa e da alcuni filmati postati sui social media che domenica 20 dicembre durante una battuta di caccia potrebbero essere stati esplosi dei colpi di carabina che avrebbero colpito i muri di un’abitazione. Nell’attesa di conoscere l’esito dei necessari accertamenti e restando a disposizione degli organi competenti, la FCTI ritiene che, se accertati, simili atti rappresentano evidenti violazioni delle più elementari norme di sicurezza sul maneggio e l’uso delle armi. La FCTI, anche in funzione degli sforzi da sempre intrapresi ed incrementati negli ultimi anni per formare e sensibilizzare sul problema sicurezza, si aspetta che, se individuati, i responsabili vengano sanzionati con misure adeguate alla gravità della negligenza. Simili atti non hanno nulla a che vedere con le attuali modalità di prelievo, con le distanze di tiro, con le armi utilizzate o con la caccia in genere. Si tratta di violazioni di tale gravità in cui la totale mancanza di diligenza del singolo rende vana ogni misura preventiva e per questo dovrà essere sanzionata in maniera incisiva. Non da ultimo la FCTI stigmatizza e condanna gli atteggiamenti inaccettabili di quei cacciatori che, confrontati con le comprensibili rimostranze di chi aveva tutto il diritto di dirsi spaventato dagli accadimenti, si sono dimostrati maleducati ed irrispettosi sottraendosi al confronto e gettando discredito sull’intera categoria. Il codice etico adottato dalla FCTI regola anche i comportamenti che il cacciatore deve tenere con chi cacciatore non è, in particolare quando esercita l’attività venatoria. Per questo il comitato della FCTI ha già deciso di intervenire adottando i provvedimenti che le circostanze impongono anche a garanzia del rispetto delle normative interne e a tutela dell’immagine del mondo venatorio.
Comments