Comunicato stampa del 27.09.2019
CacciaSvizzera è ampiamente soddisfatta della parziale revisione della legge sulla caccia. Il Parlamento vuole conferire ai cantoni maggiore margine di manovra nella regolamentazione delle specie protette. Inoltre, i corridoi interregionali per la fauna selvatica devono essere inclusi nella legge sulla caccia. CacciaSvizzera sostiene entrambi gli adeguamenti.
In conclusione a numerosi dibattiti, condotti a volte molto emotivamente, il 27 settembre il Parlamento federale ha approvato la nuova legge sulla caccia. CacciaSvizzera ritiene che la nuova legge sia equilibrata, adatta alla situazione attuale e, in particolare, lungimirante. Il dr. Anton Merkle, presidente di CacciaSvizzera, afferma: "La riluttanza nei confronti della nuova legge sulla caccia è a nostro avviso infondata".
La sovranità per la regolamentazione della caccia e del diritto di utilizzo degli stock di animali selvatici (regalia della caccia) spetta ai cantoni. Tuttavia i Cantoni devono muoversi all’interno di un quadro giuridico stabilito dalla legge sulla caccia. Ad esempio, vi è incluso l'obbligo di garantire la rigenerazione forestale naturale con specie arboree adeguate all’ubicazione del bosco. I Cantoni devono pianificare la caccia secondo i principi di sostenibilità e, se necessario, coordinarsi. Anche ai sensi della nuova legge, gli animali selvatici non vanno minacciati nei loro stock.
Negli anni scorsi sono aumentate sia la diffusione e sia le popolazioni negli stock di molte specie protette. Questo è un successo per la protezione delle specie e dimostra chiaramente la pratica messa in atto nella gestione della nostra fauna selvatica locale (sia cacciabile che protetta).
Tuttavia, questo sviluppo porta in parte ad un aumento dei conflitti che scaturiscono tra le esigenze della fauna selvatica e gli interessi della gente. I crescenti stock di specie come lupo, lince, castoro o cormorano causano discussioni emotivamente forti in merito ai danni causati all'agricoltura o all’uso della caccia e della pesca. La necessità di un approccio più pragmatico, anche verso alcune specie protette, ha trovato espressione in passato con forza sempre crescente in diverse richieste politiche. La legge sulla caccia così revisionata costituisce ora una base utile nella gestione dei nostri animali selvatici, sia dal punto di vista della fruibilità che della protezione.
CacciaSvizzera accoglie positivamente il fatto che molte delle nuove disposizioni per i Cantoni offrano loro un maggior margine di manovra relativamente all’uso della caccia e, in particolare, alla gestione delle specie che causano conflitti. In passato i Cantoni hanno dimostrato chiaramente la loro attenzione alla protezione: ad esempio escludendo dalla caccia gli stock di specie cacciabili eccessivamente ridotti in determinate zone. Non vi è motivo di temere che le autorità cantonali cambino questa pratica in futuro.
La legge rimane una legge di protezione, quindi determinate specie, come la starna, sono state recentemente protette. Inoltre la ricerca a regola d’arte di animali feriti entro un periodo di tempo utile diventa d’obbligo per legge.
Il ringiovanimento boschivo naturale è stato fissato per iscritto e quindi ha un effetto vincolante sulla possibile regolamentazione dei grandi carnivori. Inoltre, gli importanti corridoi faunistici nazionali sono stati inseriti nella revisione della legge.
Per ulteriori informazioni
Anton Merkle
Presidente CacciaSvizzera
Tel. 079 634 52 62
David Clavadetscher
direttore CacciaSvizzera
Tel. 062 751 87 78, david.clavadetscher@jagdschweiz.ch Su CacciaSvizzera
CacciaSvizzera (www.jagd.ch) è l’associazione mantello delle organizzazioni venatorie svizzere e rappresenta gli interessi di oltre 30.000 cacciatrici e cacciatori provenienti da tutte le parti del paese. CacciaSvizzera promuove la caccia sostenibile in Svizzera - a beneficio della biodiversità. Le cacciatrici e i cacciatori sono ambientalisti impegnati. All'interno di direttive giuridiche severe, essi controllano e regolano le scorte ed ottengono cacciagione e altri prodotti naturali. Promuovono così la convivenza tra uomo e animali selvatici nel nostro panorama culturale.
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