Riunione del Comitato centrale del 15.7.2019, di Patrick Dal Mas
Per l’Ufficio Presidenziale, in entrata di seduta, il Presidente saluta i membri di Comitato e informa i presenti che il Fondo d’intervento per pagare i danni causati dalla selvaggina, alimentato dai cacciatori (tassa patenti, multe, ecc.), negli ultimi anni è stato prosciugato. Di conseguenza il Consiglio di Stato ha stanziato, in via straordinaria per il 2019, Fr. 500'000 per alimentarlo. Per il 2020 è prevista un’altra iniezione di fondi per ulteriori 400'000 franchi. Secondo la FCTI occorre rivedere la filosofia che sta alla base di questo fondo, per cui l’argomento sarà trattato durante l’incontro con i Gran Consiglieri cacciatori (ottobre).
Per l’Area Segretariato e Finanze il responsabile informa che nelle prossime sedute presenterà la situazione finanziaria della federazione dopo le attività svolte nel 2019.
Per l’Area della Gestione Venatoria il responsabile informa che il nuovo regolamento è stato pubblicato, con le seguenti novità principali:
Camoscio: possibilità di cattura del maschio sino al 12 settembre per chi cattura prima la femmina non allattante.
Capriolo: possibilità di cattura del capriolo maschio anche dopo la cattura del camoscio maschio se prima si cattura la femmina non allattante di capriolo (fino al 12 settembre).
Cervo: stralcio del limite della lunghezza delle stanghe per il fusone (con contingente massimo di 225 fusoni).
Controlli: l’UCP aumenterà le possibilità di controllo dei capi abbattuti, estendendo gli orari e aprendo un posto di controllo nel Mendrisiotto per i primi 6 giorni, cinghiali compresi.
Teleferiche: libere alla vigilia come le strade.
Arma: nel fodero chiuso durante gli spostamenti in auto.
Riduzione della distanza di tiro massima da 300 metri a 250 metri. Da verificare ancora con l’UCP se la tolleranza sarà di 50 metri (250+50).
Caccia tardo-autunnale: apertura posticipata al 23 novembre e sovrapposizione con la caccia invernale al cinghiale. Dal 23 novembre cinghiali illimitati per chi ha la patente al cinghiale o entrambe.
Caccia bassa: evitata la sovrapposizione con l’apertura della caccia tardo autunnale. Inoltre l’utilizzo del GPS sui cani da ferma durante i giorni d’apertura alzato dagli attuali 1'200 m S/M a 1'600 m S/M. In moratoria la pernice bianca, per cui chiusura della sua caccia.
Il Comitato si è chinato sul “colpo basso” inferto dal Consigliere di Stato Zali riguardante la chiusura della caccia alla pernice bianca, avvenuta senza preavviso né consultazione. La FCTI, oltre che esprimersi pubblicamente contro questa decisione, convocherà a breve la Conferenza dei Presidenti per analizzare la situazione e decidere come proseguire. Inoltre la FCTI ha inviato al Consigliere di Stato una lettera ufficiale chiedendo un incontro chiarificatore al fine di capire i motivi che stanno alla base di una tale scelta.
Il responsabile informa inoltre che il progetto per la definizione delle zone di tranquillità per la selvaggina proseguono in seno al Gruppo di lavoro. Recentemente sono state visionate le 45 osservazioni pervenute dopo la consultazione. Nel frattempo sono pervenute anche le prime osservazioni per il decreto bandite che scadrà il 30 giugno 2020. La FCTI consulterà prossimamente l’UCP per coordinare la procedura su questa tematica.
Per l’Area Tiro il responsabile informa che attualmente hanno sostenuto la PPPT il 46% dei cacciatori per il tiro a palla, e il 515 per il tiro a pallini (media del 48% ).
Per l’Area Territorio e Habitat il responsabile informa di un nuovo progetto di recupero habitat, promosso dalla Società Cacciatori Mendrisiotto, volto al recupero di una cerreta in località Premoran, nel comune di Mendrisio-Meride.
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