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Perché l’attuale regolamentazione della caccia alla beccaccia è da considerarsi adeguata?



Le osservazioni e i dati forniti dai cacciatori costituiscono degli strumenti indispensabili per la conservazione della beccaccia. Allo scopo di consentire il proseguimento degli studi e per migliorare la conoscenza dei flussi migratori, CacciaSvizzera si oppone al rinvio della data di apertura della caccia alla beccaccia proposta dall’associazione “Nos Oiseaux”. Il prelievo della beccaccia attraverso la caccia non pregiudica assolutamente la sopravvivenza della specie.

In Europa, la beccaccia è una specie relativamente diffusa. Le popolazioni riproduttrici possono essere stimate in oltre 15 milioni di coppie ripartite su un’area molto estesa. Le zone di svernamento e quelle di riproduzione sono generalmente distinte. In Svizzera, la beccaccia è sempre stata poco rappresentata. La migrazione verso sud ha luogo a partire dai primi di ottobre, ma raramente prima del 15, e si protrae fino alla fine di novembre. Il periodo di maggiore presenza della beccaccia nel nostro Paese si situa fra il 20 ottobre e i primi di novembre. Le beccacce che trascorrono l’estate da noi fanno parte della popolazione continentale e lasciano il territorio svizzero per raggiungere i loro simili in migrazione. La legge federale sulla caccia proibisce la caccia alla beccaccia dal 15 dicembre al 15 settembre. Nella maggior parte dei cantoni, l’apertura della caccia alla beccaccia varia fra il 1° e il 15 ottobre. Solo il cantone di Neuchâtel beneficia di un permesso a partire dal 16 settembre. In Svizzera, la caccia alla beccaccia è orientata verso gli uccelli migratori provenienti dai paesi nordici. I nostri cacciatori abbattono circa 2000 esemplari l’anno. A livello europeo, il prelievo annuale è di circa 4 milioni di uccelli.

La caccia alla beccaccia non nuoce alla sua preservazione; è vero semmai il contrario; l’apporto del cacciatore è dimostrato dai diversi dati e osservazioni che permettono di conoscere meglio l’andamento delle migrazioni. In primavera, i cacciatori di beccacce partecipano dapprima alle rilevazioni in occasione della riproduzione primaverile e in autunno, con l’indispensabile aiuto del cane da ferma, raccolgono dati che consentono la stesura di statistiche affidabili circa lo svolgimento delle migrazioni, il peso degli uccelli, la loro età e la proporzione delle diverse fasce d’età. CacciaSvizzera si impegna, in collaborazione con l’Associazione svizzera dei cacciatori di beccacce, a pubblicare entro il 2009 uno studio approfondito basato sulle rilevazioni delle ultime 10 stagioni di caccia, studio che permetterà di meglio definire la situazione della beccaccia e della sua migrazione in Svizzera.

CacciaSvizzera ha preso atto del comunicato dell’Associazione romanda per lo studio e la protezione degli uccelli “Nos Oiseaux” richiedendo di rinviare al 1° novembre l’apertura della caccia alla beccaccia. Questa proposta si basa su uno studio su beccacce munite di emettitore. Tuttavia solo 3 uccelli hanno effettivamente fornito informazioni circa la loro partenza migratoria. D'altronde queste catture sono state effettuate in regioni marginali rispetto agli abituali luoghi di passaggio delle beccacce migratrici che, di conseguenza, sono più frequentati dai cacciatori. Lo sviluppo della beccaccia autoctona, auspicato col rinvio del periodo di caccia, resta illusorio. Il prelievo della beccaccia si realizza essenzialmente su uccelli di passaggio. Per contro, la beccaccia autoctona, per quanto non abbia intrapreso la propria migrazione, non corre praticamente alcun pericolo in virtù della sua perfetta conoscenza dei luoghi e del fogliame ancora presente all’inizio di ottobre. CacciaSvizzera sollecita il mantenimento delle attuali disposizioni e invita la Confederazione e i cantoni a non apportare alcuna modifica alle vigenti condizioni di caccia. Il rinvio della caccia al 1° novembre priverebbe i cacciatori che collaborano al lavoro di ricerca iniziato dall’Associazione svizzera dei cacciatori di beccacce, di un periodo importante per lo studio globale della migrazione. D’altro canto, i cacciatori di beccacce non sarebbero semplicemente più in grado, per mancanza di possibilità, di fornire le preziose informazioni raccolte abitualmente.

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