La seconda serata FCTI 2013 ha avuto luogo a Castione dove Renato Roganti, guardiano della selvaggina in Val Bregaglia, ha esposto il concetto di gestione del capriolo nel Canton Grigioni. Si è trattato di una bella lezione di gestione venatoria, frutto di grandi competenze, impegno e immensa passione. Dalla presentazione è emerso che è quasi impossibile contare i caprioli, occorrono 4-5 differenti parametri per arrivare ad una stima. I censimenti notturni non bastano, in tutto il Grigioni si contano 3'000 caprioli, ma in base a tutti gli altri parametri si stima un effettivo di 15'500. Uno di questi parametri è il numero di maschi uccisi a caccia alta, circa 1500 e cacciabili durante tutto il periodo ossia 21 giorni: questo è un buon indicatore della consistenza degli effettivi e serve per calcolare il numero di femmine da prelevare durante la caccia alta e quella tardo autunnale (compresi i giovani dell’anno). L’obiettivo principale della gestione è aumentare le catture per poter diminuire il numero dei capi periti per altre cause. Inverni rigidi chiedono un ampio tributo a questa specie, che reagisce riprendendosi molto rapidamente grazie al suo elevato tasso di riproduzione. Il relatore ha mostrato l’importanza di misure collaterali, come il recupero degli habitat e la creazione di zone di quiete. Riguardo alle pratiche amministrative, è emersa la grande disponibilità delle guardie a controllare i capi abbattuti direttamente sul terreno di caccia e la possibilità per i cacciatori di consegnare mandibole e trofei in un secondo tempo, come alternativa! Per guardare la presentazione clicca qui
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