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Serata sulla gestione del capriolo nei Grigioni

  • FCTI
  • 29 mar 2019
  • Tempo di lettura: 2 min


La seconda serata FCTI ha avuto luogo a Castione dove Renato Roganti, guardiano della selvaggina in Val Bregaglia, ha esposto il concetto di gestione del capriolo nel Canton Grigioni. Si è trattato di una bella lezione di gestione venatoria, frutto di grandi competenze, impegno e immensa passione.

Pubblico meno numeroso rispetto alla prima serata, ma gradita la presenza di Giorgio Leoni e di alcuni suoi collaboratori e di Patrick Luraschi, presidente del Gruppo di lavoro Ungulati. Dalla presentazione è emerso che i caprioli è quasi impossibile contarli, occorrono 4-5 differenti parametri per arrivare ad una stima. I censimenti notturni non bastano, in tutto il Grigioni si contano 3000 caprioli, ma in base a tutti gli altri parametri si stima un effettivo di 15500. Uno di questi parametri è il numero di maschi uccisi a caccia alta, circa 1500 e cacciabili durante tutto il periodo ossia 21 giorni: questo è un buon indicatore della consistenza degli effettivi e serve per calcolare il numero di femmine da prelevare durante la caccia alta e quella tardo autunnale (compresi i giovani dell’anno). L’obiettivo principale della gestione è aumentare le catture per poter diminuire il numero dei capi periti per altre cause (Fallwild) come le malattie, gli incidenti stradali e l’inverno. Inverni rigidi che chiedono un ampio tributo a questa specie, che reagisce riprendendosi molto rapidamente grazie al suo elevato tasso di riproduzione. Il relatore ha mostrato l’importanza di misure collaterali, come il recupero degli habitat e la creazione di zone di quiete. Riguardo alle pratiche amministrative, è emersa la grande disponibilità delle guardie a controllare i capi abbattuti direttamente sul terreno di caccia e la possibilità per i cacciatori di consegnare mandibole e trofei in un secondo tempo, come alternativa! È seguita un’animata discussione, al termine della quale Giorgio Leoni ha mostrato quattro grafici relativi ai conteggi notturni in Leventina e Blenio e all’evoluzione delle catture nel Cantone.  In conclusione il presidente Regazzi ha ringraziato il relatore, offrendogli in omaggio una buona bottiglia di merlot e un esemplare dell'ultimo numero de La Caccia.Torneremo più in esteso sull'argomento nel numero di aprile della nostra rivista federativa.

 
 
 

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