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Sicurezza stradale: prevenzione incidenti con animali selvatici



Martedì 6 settembre 2016 il Dipartimento del territorio (DT) ha tenuto a Malvaglia una conferenza stampa per presentare un innovativo sistema di segnaletica attiva installato recentemente  in collaborazione con il Dipartimento delle istituzioni (DI) e la Polizia cantonale in due tratti di strada cantonale nei Comuni di Serravalle e di Claro. Ogni anno in Svizzera succedono 20’000 incidenti stradali con il coinvolgimento di selvaggina. I danni ammontano a 25 milioni di franchi spesi per riparare i veicoli e a volte vi sono pure feriti fra le persone coinvolte. Questo ha portato le autorità cantonali a provare questi nuovi sistemi di segnaletica attiva, visti i risultati positivi raggiunti in Svizzera con iniziative analoghe. In seguito all’aumento della selvaggina in pianura pure in Ticino i sinistri di questo genere sono aumentati, e mediamente se ne registrano 500 ogni anno.

I dipartimenti del Territorio e delle Istituzioni hanno presentato questo progetto pilota, basato su una segnaletica luminosa che indica la presenza di selvaggina nelle immediate vicinanze o sulla carreggiata grazie a dei sensori che registrano il calore o il movimento degli animali in un raggio di alcune centinaia di metri. Immediatamente i cartelli si illuminano segnalando la presenza di animali e abbassando il limite di circolazione alla velocità di 40 km/h, riducendo considerevolmente il tratto di frenata e quindi il rischio di incidente. Due di questi dispositivi sono stati attivati recentemente sulla strada cantonale a Malvaglia (zona alla Legiüna) e a Claro (all’altezza dell’ex Motel Riviera), luoghi privilegiati dagli ungulati per l’attraversamento della valle e punti noti per frequenti incidenti in passato. Come spiegato alla stampa dal direttore del DT Claudio Zali la soluzione adottata è stata ritenuta la più idonea; questa segnaletica “intelligente” dovrebbe mitigare i conflitti. La fase di verifica durerà un anno e a dipendenza dei risultati, l’esperimento potrà essere riprodotto in altri punti pericolosi (in bassa valle Maggia). I due sistemi, in parte alimentati tramite pannelli fotovoltaici, costano da 50 a 70.000 franchi l’uno, a dipendenza del numero di sensori necessari. Al finanziamento hanno contribuito i Comuni che li ospitano e lo speciale Fondo di intervento alimentato dalle patenti dei cacciatori. I nuovi dispositivi permettono di migliorare la sicurezza degli utenti della strada e di incrementare la funzionalità di due passaggi faunistici di importanza nazionale. Al termine della conferenza stampa i presenti si sono spostati in zona Legiüna per prendere visione dell’impianto realizzato a circa 2 km a sud dell’abitato di Malvaglia, nel tratto stradale in corrispondenza del passaggio faunistico nazionale TI 10.

Per visionare la presentazione completa con vari dati e statistiche clicca qui

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