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Valorizzazione della selva di cerri nella campagna di Meride

In fase di ultimazione i lavori promossi dalla Società Cacciatori del Mendrisiotto


La Società Cacciatori del Mendrisiotto, attiva già da diversi anni con diverse iniziative per la valorizzazione del territorio, si è fatta promotrice del progetto di valorizzazione della Cerreta di Premoran a Meride.


In Ticino con l’abbandono dell’agricoltura tradizionale ed il conseguente avanzamento del bosco a partire dalla metà del secolo scorso gli habitat per numerose specie animali e vegetali legate agli spazi aperti sono diminuiti drasticamente. Questo fenomeno non ha risparmiato le pendici del Monte San Giorgio e del Poncione d’Arzo, caratterizzate in passato da ampie superfici con pascoli e prati e oggi invase dalla boscaglia. Il progetto si inserisce in un contesto naturalistico e paesaggistico molto interessante che è quello del Monte San Giorgio (inventario federale dei paesaggi e dei monumenti naturali e sito Unesco). Nel medesimo contesto, la SCM è stata già promotrice a partire dal 2015 di un progetto sviluppato ad hoc elaborato dallo studio Oikos di Bellinzona finalizzato alla valorizzazione naturalistica della regione (Progetto di valorizzazione habitat Poncione d’Arzo). Ad oggi sono state realizzate 2 delle 5 fasi previste dal progetto, questo grazie anche al cofinanziamento di diversi enti privati e pubblici. I lavori hanno riguardato in particolare interventi di conservazione di una specie rara di gladiolo (Gladiolus imbricatus), con il recupero di vaste radure, il contenimento dei rovi e degli arbusti nelle aree prative, la strutturazione dei margini boschivi, la creazione di un bosco luminoso (dirado degli alberi presenti) e la valorizzazione di un biotopo umido (stagno).


Il presente progetto di valorizzazione della cerreta riguarda in particolare la creazione di un ambiente boschivo semiaperto su di una superficie di ca. 2 ettari, paragonabile ad una selva castanile, dove però gli elementi arborei sono rappresentati dal cerro (Quercus cerris), una specie di quercia presente in Ticino unicamente in aree circoscritte del Sottoceneri. Agli antichi cerri sono associate numerose specie di uccelli, insetti xilofagi e mammiferi onnivori. Questo bosco luminoso rappresenta una forma tradizionale di gestione del territorio: in tempi passati la cerreta rappresentava un ambiente adibito all’allevamento dei maiali, i quali si nutrivano delle ghiande di questi alberi. Tra i molteplici obiettivi del progetto si menziona in particolare, oltre alla creazione di un comparto di elevato valore naturalistico, paesaggistico e storico-culturale, la conservazione della Filipendula vulgaris, una specie erbacea rara, tipica degli ambienti aperti e che in Ticino si trova unicamente nella regione del Monte San Giorgio. Tra gli intenti del progetto vi è anche la creazione di un’area semiaperta con una rigogliosa componente erbacea a ridosso della Campagna di Meride che possa fungere da superficie agricola da un lato e rappresentare dall’altro un luogo di sosta per la selvaggina nella ricerca di nutrimento, risparmiando i prati adiacenti.


Gli interventi principali, eseguiti durante il periodo invernale 2021, hanno riguardato un dirado sostanzioso con il taglio di alberi, la fresatura delle ceppaie e la pulizia dell’intera superficie, in modo tale da poterne facilitare la futura gestione agricola. Oltre alla valorizzazione del cerro, di cui si evidenzia la presenza anche di alberi secolari,sono stati mantenuti anche altri elementi arborei di una certa rilevanza, quali ad esempio grosse roveri (Quercus petrae) o singoli peri selvatici (Pyrus pyraster). Infine, l’area sarà inverdita con la tecnica della semina diretta mediante l’apporto di fiorume proveniente dai prati circostanti, nei quali è presente tuttora la specie rara Filipendula vulgaris.


A marzo 2021 i lavori principali di recupero della cerreta, che rappresentano quindi il terzo tassello del più ampio progetto di “Valorizzazione habitat Poncione d’Arzo”, volgono al termine. Il recupero della cerreta ha potuto avere luogo in particolare grazie alla SCM, che si è assunta la committenza, ed al sostegno finanziario di diversi enti pubblici e privati: Repubblica e Cantone Ticino (Sezione forestale, Ufficio della natura e del paesaggio, Gruppo lavoro Habitat), Città di Mendrisio, WWF Svizzera (progetto “Alleanza territorio e biodiversità” e Fondazione Blue Planet di Virginia Böger X.X.) e la Fondazione avv. Ercole e Stefania Doninelli. Il progetto della cerreta è stato elaborato dall’Ufficio della selvicoltura e degli organismi pericolosi del Canton Ticino in collaborazione con lo studio Oikos - Consulenza e ingegneria ambientale Sagl di Bellinzona; quest’ultimo si è occupato anche della direzione dei lavori in collaborazione con l’Ufficio del 6° circondario forestale.


Ad ultimazione dei lavori di valorizzazione della cerreta, la SCM sarà ancora attiva in qualità di ente promotore della prossima fase degli interventi di valorizzazione naturalistica nella regione: l’avvio della prossima tappa del citato “Progetto di valorizzazione habitat” è infatti previsto per l’autunno 2021 e riguarda un comprensorio di ca. 4 ettari presso il “Gerun da Merat”, a ridosso del prato secco d’importanza nazionale del Poncione d’Arzo a ridosso del confine con l’Italia.


Maggiori informazioni:

Lorenzo Schmid Oikos

Consulenza e ingegneria ambientale Sagl

Via Riale Righetti 20A

6503 Bellinzona

Tel +41 91 829 16 81

lorenzo.schmid@oikos.swiss


Diego Allio

Società Cacciatori del Mendrisiotto

Via Raimondo Rossi 24

6864 Arzo

Tel +41 79 230 90 75

diego.allio@tumagest.com



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